Quand'è la prima volta conti le ore,
ruggine sola in attesa, tu, gravida
esistenza dopo la pioggia esplosa.
- Dottore! -
M'hai mai sentita urlare?
Lo spingo fuori, mi vesto da sposa,
fradicia carne in tempesta distesa,
vergine molle schiusa, vita madida
di carica priva(That fat golden clock).
I am the rust, my life is the lock.
- Respiri! -
M'hai mai vista col velo?
Seguo il forcipe ch'estrae
la gracile insolenza del dolore,
questo vagito cieco e circolare,
ora e sempre vivo, a scandire il cielo.
- Libera! -
M'hai poi più vista in chiesa?
Infine tutto è come appare,
il buio muto t'attraversa,
la scarica d'un attimo eterno,
sulla carcassa sfinita, riversa.
E poi l'inferno.
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