domenica 23 dicembre 2007

Libera

Quand'è la prima volta conti le ore,
ruggine sola in attesa, tu, gravida
esistenza dopo la pioggia esplosa.

- Dottore! -

M'hai mai sentita urlare?

Lo spingo fuori, mi vesto da sposa,
fradicia carne in tempesta distesa,
vergine molle schiusa, vita madida
di carica priva(That fat golden clock).
I am the rust, my life is the lock.

- Respiri! -

M'hai mai vista col velo?

Seguo il forcipe ch'estrae
la gracile insolenza del dolore,
questo vagito cieco e circolare,
ora e sempre vivo, a scandire il cielo.

- Libera! -

M'hai poi più vista in chiesa?

Infine tutto è come appare,
il buio muto t'attraversa,
la scarica d'un attimo eterno,
sulla carcassa sfinita, riversa.
E poi l'inferno.

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