domenica 23 dicembre 2007

Gabriele

E' un angelo che nega,
coacervo d'essenza miscredente,
questo custode assente che ripiega
le mie ali sciolte. Così mi vuole,
provvidente sibilla che non spiega
questa croce d'amore spento,
la nube squassata dal vento
che, portata la mia pioggia al cielo,
s'accumula nel volo di parole
di tempesta, spegne il sole nel velo
del plagio, del muto presagio,
nella caduta buia della sera.
Sedato l'incendio raffredda la cera.

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